La Commissione UE per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere ha proposto:

1) in data 27 marzo 2013 alla Commissione bilanci la commissione per i bilanci, l'inserimento di alcuni argomenti da inserire in una apposita risoluzione.

In particolare, ritenendo che la promozione della parità tra uomini e donne sia un principio fondamentale dell'Unione europea la Commissione ha richiesto la budgetizzazione di genere a tutti i livelli della procedura di bilancio dell'UE.

Si evidenziano i tratti più salienti. E' stato richiesto di:

– continuare a finanziare il programma DAPHNE III, per la lotta alla violenza contro le donne nell'Unione europea, scadrà il 31 dicembre 2013;

misure volte ad agevolare l'accesso delle donne al settore delle nuove tecnologie, fra cui la tecnologia delle informazioni e delle comunicazioni;

– misure che promuovono la parità di genere nei paesi terzi e a garantire che esse siano utilizzate efficacemente;

– finanziare le attività previste per l'anno 2014 che sarà l'”Anno europeo per la conciliazione della vita professionale e familiare”;

2) in data 4 aprile 2013 alla commissione per l'occupazione e gli affari sociali, l'inserimento di alcuni argomenti da inserire in una apposita risoluzione.

Rilevando l'aumento di disoccupazione femminile (il 60% dei laureati sono donne, alle quali sovente vengono affidati compiti inferiori e stipendi più bassi) e del numero di donne NEET di età inferiore ai 25 anni e di donne a rischio povertà e ad esclusione sociale, ha invitato gli Stati membri ad adottare il sistema di garanzia per i giovani.

Si intendono così promuovere misure volte a conciliare lavoro e vita familiare e per aiutare le madri a tornare sul mercato del lavoro, in modo che essi non devono rinunciare alle loro carriere o interrompere la loro carriera.

Pertanto ha invitato al monitoraggio ed alla valutazione degli obiettivi dei Fondi strutturali in materia di lotta contro la disoccupazione giovanile, anche sulla base del genere.