Sono onorata di aver partecipato in rappresentanza dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed esperti contabili di Torino al convegno organizzato dal Maged “Magistrati, Avvocati, giuriste europee donne” il 4 ottobre 2013 presso l’aula Magna del Tribunale di Torino.

Copia di convegno ottobre 2013

Il “fil rouge” che l’amica e Presidente Fernanda Cervetti aveva proposto era il collegamento tra l’educazione e la giustizia.

Già aveva anticipato taluni suoi pensieri ma è stato interessante scoprire il pensiero (ed il contenuto) delle varie relazioni in un crescendo di tematiche che toccavano non solo esegesi giuridiche ma soprattutto… il cuore data l’importanza delle stesse.

La Presidente ha subito invitato ad effetuare un minuto di silenzio per la giornata di lutto nazionale per le vittime di Lampedusa.

L’Onorevole Michele Vietti ha efficacemente tenuto viva l’attenzione della platea non solo ricordando l’excursus normativo ma evidenziando quanto sia importante la parità di genere nell’ottica di rendere il sistema giuridico giusto ed equo. Ho apprezzato molto anche l’evidenza al discorso effettuato dal Cardinale Bagnasco in tema di valorizzazione della differenza del quale ha riportato una breve citazione.
Come di consueto ho decisamente apprezzato il Suo personale modo di esporre concetti non sempre facili da comprendere e da commentare con linguaggio chiaro e competente.

Ilaria Perinu, magistrato, mi ha emozionato. Ha raccontato purtroppo fatti capitati realmente. In particolare mi ha colpito quello relativo ad una donna allontanata dal proprio bambino malato (ed in seguito deceduto) perchè appena sbarcata e senza permesso di soggiorno. Il caso giurisprudenziale ha ovviamente evidenziato quanto siano importanti i diritti fondamentali dell’uomo ma mi ha fatto riflettere su due fronti:

1) nella società moderna non dovrebbero capitare in alcuna parte del mondo fatti che inducano a calpestare i diritti inviolabili e fondamentali previsti internazionalmente;

2) è importante che anche l’Italia non venga sempre additata ma aiutata nell’accoglienza e nella condivisione di questi problemi. Gli altri Stati che ci criticano a mio modesto avviso dovrebbero ospitare grande parte di queste persone in cerca di un futuro migliore.

Il mio intervento è stato duplice. L’amica Marianna Battista, giurista, mi ha chiesto infatti di sostituirla,  non prima di avermi “illustrato” il suo punto di vista nell’impostazione della relazione.

Ho pertanto parlato del funzionamento della comunicazione pubblicitaria (specialmente in relazione al web) effettuata da avvocati e dottori commercialisti.

Le due categorie appaiono essere simili in alcuni contesti ma per i colleghi legali le restrizioni sono sicuramente maggiori.

Forte del mio primo “applauso” ho così proseguito nel “mio” intervento sulla parità di genere.

Il governo societario deve infatti tenere conto delle regole e delle norme vigenti. Senza una norma di genere le donne in posizione apicale nelle società quotate in borsa non vi sarebbero, secondo studi effettuati per la Commissione Europea, prima di quarant’anni.

Così ho ricordato i dati statistici aggiornati dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino del quale mi onoro essere fondatrice e referente, e ho proseguito illustrando l’applicazione normativa domestica ed europea.

Andrea Antonio Salemme, magistrato la cui relazione seguiva dopo la mia, ha confessato pubblicamente e con un sorriso simpatico  di sentirsi “in minoranza” di genere in quel contesto. L’ho subito rincuorato: sono per la parità e dunque in caso di minoranza mi schiererò per le quote “azzurre”.

Pur avendo iniziato il discorso dunque in toni “leggeri” questo magistrato ha sempre più colpito la mia attenzione per l’importanza del tema che trattava e per l’efficacia con la quale comunicava in modo serio, determinato, competente l’importanza della rilettura della norma in tema di pedopornografia.

Si è rivolto spesso ai giovani presenti in sala e ha esortato i docenti a parlare di educazione sessuale ed ha ricordato quante vittime raccontano di essersi lasciati “adescare” sostanzialmente per solitudine e per il senso di vuoto che la famiglia loro lasciava. I genitori delle vittime, ha raccontato che spesso affermano che non entravano in camera dei figli per “rispettare” la loro privacy.

E’ stato disarmante comprendere il senso di abbandono che il minorenne può provare a seguito di un genitore assente per svariati motivi. Vitale dunque è il ruolo della famiglia ed in seguito anche della scuola e della vigilanza degli organi preposti.

Il magistrato ha evidenziato come la norma anche internazionale sia sostanzialmente deficitaria nell’evidenziare questo ruolo e come anche la norma domestica ritenga meno grave il reato della pedopornografia rispetto a quello della violenza sessuale.

Il tema insomma non era per nulla di semplice esposizione. Ma il magistrato a mio avviso ha parlato in questo caso, non solo con competenza giuridica, ma con il cuore di un padre. Io e la platea presente abbiamo decisamente apprezzato.

Monica Spriano ha parlato del concetto di educazione e di responsabilità soprattutto in ambito scolastico e tra le varie profonde citazioni mi hanno colpito due cose: il suo modo gentile di esporre (in linea con quanto riportava) ed il concetto che tutti noi siamo, ancorchè a volte incosapevolmente, legati con il destino di altre persone.

Poichè interagiamo sempre di più, anche grazie al social network, è fondamentale che le persone con maggiore preparazione professionale e/o con sani principi possano costituire esempio e influire positivamente anche all’interno delle proprie cerchie. Brava Monica!

Mi rendo conto che potrei andare avanti a scrivere ad oltranza commentando ogni singolo ed importante argomento che è stato trattato: protesta giovanile, bullismo, stalking, tossicodipendenza, uso di alcol, ecc. tutti argomenti nei quali il ruolo svolto dalla famiglia è fondamentale.

Sono fiera di fare parte del Maged. Questa esperienza mi arricchisce non solo dal punto di vista professionale ma anche e soprattutto dal punto di vista umano.

Grazie Fernanda per avermi coinvolta.

Interventi scaricabili:

Fernanda Cervetti: Crisi economica, giovani e lavoro – Cervetti

Paola Zambon Zambon parità di genere

Marianna Battista Comunicazione – Battista

Ecco gli “Articoli inerenti gli atti del convegno” e altri altri atti