Internet è diventato ormai uno dei mezzi di comunicazione più importanti nella nostra vita quotidiana. Molte informazioni o messaggi che riceviamo e che inviamo quotidinamente sulla grande rete possono rilevare parte della nostra educazione. Per non rischiare di essere giudicati inadeguati o solo per dimostrare disinvoltura e una certa qual padronanza del vivere civile è necessario conoscere le regole del galateo anche sul web. Negli Stati Uniti è ormai da anni che si studia la “netiquette” o bon ton o etichetta della rete al punto che gli enti e le istituzioni pubbliche stanno formando il proprio personale al corretto uso dei mezzi informatici. La situazione in Italia è diversa. Alcune regole di galateo nella comunicazione via internet sono state suggerite dalla stessa Naming Authority Italiana (l’ente che stabilisce le regole di naming, ossia di assegnazione dei nomi di dominio su internet in Italia) e pertanto si è tenuto conto anche di ciò per stilare quelle che devono essere considerate norme fondamentali di comportamento eticamente corretto sulla rete e altre regole sono state aggiunte o introdotte da chi scrive basandosi su quella che ai fini del codice civile è nota quale “diligenza del buon padre di famiglia”. La Naming Authority infatti nelle pagine web in cui spiega i rapporti con la Registration Authority ed in generale nei contratti di registrazione del nome di dominio riepiloga anche alcuni di quelli che ritiene comportamenti educati da seguire nel web. Non esiste quindi un unico codice di condotta riconosciuto a livello internazionale o quantomeno nazionale per essere in regola con il bon ton sulla rete. Pertanto pur senza pretese di adempiere in modo esaustivo alla materia, il presente contributo si pone in particolare lo scopo di fare intendere che cosa distingua nel web un comportamento considerato netiquette, da uno scorretto.

Mezzo  Netiquette
La cornice del messaggio Chi invia un messaggio di posta elettronica dovrebbe indicare nel subject sia a chi è indirizzata la e-mail (nel caso la stessa non sia personale) sia una breve sintesi dell’oggetto della stessa. Inoltre qualora si usi una firma allegata occorre evitare di cambiarla spesso e di comporla troppo lunga.
Scrittura In internet si usa scrivere tutto in minuscolo in quanto i caratteri maiuscoli qui sono parificati all’urlo.
E-mail o Posta Elettronica Non si devono inviare messaggi di posta elettronica se non richiesti.
Non si devono inviare messaggi di posta elettronica che contengano allegati che occupino molto spazio sul disco fisso del computer.
Non sono graditi i messaggi che invitano a rispedire a catena altri messaggi (ed in alcuni paesi sono addirittura vietati).
Nella risposta dei messaggi evitare di riportare in modo sistematico il testo originale se non per spiegare con maggior chiarezza i punti svolti ai quesiti eventualmente richiesti.
Non leggere i messaggi se non siete i destinatari della posta elettronica: il segreto epistolare è un diritto costituzionale e vale anche se la posta è virtuale; inoltre si viola anche la privacy e per entrambi i casi si rischia anche il penale.
Non pubblicare i messaggi altrui senza previo consenso delle persone interessate.
Leggere le FAQ (domande più frequenti rivolte ad un sito) prima di porre domande simili o superficiali.
Evitare di scrivere messaggi troppo prolissi: la e-mail è fatta essenzialmente per scrivere messaggi brevi e chiari.
Non inviare messaggi relative a comunicazioni pubblicitarie che non siano state preventivamente richieste dal destinatario (questa indicazione è stato suggerita anche dal Ministero delle Finanze in una recente circolare sul commercio elettronico).
Non correggere gli errori di sintassi o di grammatica in messaggi altrui con piglio del saccente.
Nel lavoro limitare (o meglio evitare) l’uso dalla e-mail d’ufficio per ricevere o spedire messaggi personali.
Non si deve rispondere a messaggi personali coinvolgendo tutti i destinatari della lista del messaggio originale inviato.
Newsgroup  I newsgroup sono dei gruppi che discutono di determinati argomenti. Per chi vi si iscrive è buona norma leggere gli interventi degli altri per almeno due settimane prima di intervenire con il proprio punto di vista. Inoltre è sempre bene attenersi agli argomenti della newsgroup e non apportare troppe divagazioni. Allo stesso modo occorre prestare attenzione al linguaggio che usiamo nelle nostre comunicazioni alle newsgroup: per cultura, religione, razza o sesso o solo per opinione personale diversa potremmo rischiare con parole superficiali di offendere qualcuno. Pertanto prima di esprimersi in critiche o osservazioni su abitudini o modi diversi da quelli per noi comunemente in uso occorre usare cautela. Analogamente non ci si deve incaponire nel convincere gli altri navigatori che la nostra idea sia la migliore o la più giusta né condurre guerre a due o a pochi utenti su una differente opinione, in quanto il gentleman della rete sa in ogni momento rispettare l’opinione altrui.
Spamming  Non si deve inviare il proprio messaggio a più newgroups anche se trattino di argomenti simili. Questo comportamento è noto come spamming e non è gradito ad alcun gruppo in rete.
Chat-line Si differenziano dalle newsgroup in quanto nelle chat i messaggi sono simultanei. Ad esse si ritengono applicabili le norme di etichetta in rete previste per le newsgroup.
Varie Usate sempre un sistema di protezione dai virus in modo da evitare l’invio di files infetti tramite la posta elettronica o altri tipi di supporti informatici. Qualora vi siate accorti a posteriori di aver inviato anche un virus avvertite il vostro destinatario dell’accaduto.


Il Ministero della Difesa statunitense per potere dare la possibilità a tutto il mondo di essere aggiornati, trovare libri, risorse di diverso tipo ed anche per stringere amicizie ha concesso a tutto il mondo l’utilizzo di internet. La grande rete infatti era nata per scopi bellici al fine di consentire la comunicazione tra diverse basi militari: anche se una fosse stata attaccata e non avesse più avuto la possibilità di comunicare, le informazioni non si sarebbero interrotte poiché il sistema era concepito a forma di ragnatela e non si semplice linea. Ora gli scopi sono mutati: da una semplice rete militare si è creato un mondo virtuale. Pertanto come nel mondo reale è necessario seguire delle regole di comportamento, cosiddette di buona educazione. Il comportamento dei cittadini virtuali deve basarsi sulla netiquette o cyber ethics (principi di etica applicati al web) citizen per far si che i comportamenti scorretti non si attuino o si riescano ad individuare, emarginare e possibilmente eliminare, per non rischiare di perdere questa grande rete. L’Istituto americano per l’etica dei computer ha riportato un vecchio proverbio americano “le persone sono ciò che fanno quando nessuno le vede” per iniziare a parlare di comportamento etico sulla rete e ha proposto i dieci comandamenti per la cyber etica. Lo stesso Istituto propone di insegnare già nelle scuole il comportamento etico da tenere sul web in modo che già da bambini si riesca a capire che anche se nessuno ti vede, dietro al computer lavorano altre persone che non devono essere danneggiate a causa di un comportamento o di un uso scorretto dello stesso. In Italia invece secondo alcune indiscrezioni partirebbero solo ora i piani che prevedono l’insegnamento della cyber etica anche nelle scuole. Insegnare ai bambini l’uso etico del computer non significa scoraggiarli ma anzi evidenziare che può essere uno strumento utile per ricerche, giochi, visitare castelli o musei in modo virtuale, corrispondere via e-mail con i propri coetanei e quant’altro. Tutto ciò deve essere controbilanciato dall’insegnare loro che non è divertente “ficcare il naso” nel computer della vicina di casa ma che costituisce violazione della privacy ed è considerato a tutti gli effetti un crimine informatico e che copiare files che non siano “freeware” (ossia gratuiti) senza riconoscerne il relativo compenso significa ledere i diritti di chi ha lavorato su quei files o copiare una ricerca su internet asserendo di averla scritta di proprio pugno. Al bambino si deve spiegare che come a lui farebbe “dispiacere” che se per i compiti a casa da lui svolti i meriti scolastici fossero imputati al suo compagno di banco, altrettanto “dispiacere” potrebbe provare l’autore della ricerca da lui copiata. Per questi motivi l’ente americano offre a tutti la possibilità di adottare i dieci comandamenti per la cyber etica, ossia per il corretto uso del computer a tutela dei diritti sociali.
 

Comandamenti
1) non dovrai usare il computer per danneggiare altre persone
2) non dovrai interferire con il lavoro del computer di altre persone
3) non dovrai sbirciare nei files di computer di altre persone
4) non dovrai usare il computer per rubare
5) non dovrai usare il computer per produrre falsa testimonianza
6) non dovrai copiare o usare il software di proprietà altrui per l’uso del quale non hai pagato nulla
7) non dovrai usare risorse di computer di altre persone senza autorizzazione o debita ricompensa
8) non dovrai appropriarti di opere intellettuali altrui
9) dovrai pensare alle conseguenze sociali dei programmi che stai scrivendo o del sistema che stai archittetando
10) dovrai sempre usare il computer in modo che assicuri considerazione e rispetto per l’umanità.


Conoscere il galateo del computer non è solo questione di educazione ma anche di tutela verso i crimini che possono essere compiuti attraverso l’uso illegale e scorretto della grande rete. Pertanto non è questione solo di risultare gradevoli al prossimo con l’adozione di comportamenti mai fuori luogo in ogni occasione nel web, tali da poter ottenere sicuramente il consenso del Monsignor Giovanni Della Casa, artefice del primo volume sul galateo della vita reale, ma di educare anche dal punto di vista della conoscenza tecnologica e giuridica sulla tutela dei diritti altrui.
All’uopo, il Dipartimento di Giustizia americano per la sezione “tutela della proprietà intellettuale e crimini al computer” ha messo a disposizione più pagine del proprio sito per insegnare ai giovani ed alle famiglie i principi di etica del computer e a distinguere tra attività informatiche da considerarsi criminali da quelle normali.
 

Mondo reale Mondo virtuale
Minacce/Molestie personali Poste elettroniche inadatte
Furto/distruzione di proprietà

Hacking (uso del computer in modo non etico o illegale)
Contraffazioni e piraterie

Furto di cassette o CD Contraffazioni e piraterie
Plagio e furto di idee Rivendicare come proprie contenuti o disegni su internet di altre persone 
 
Blocco di un tunnel Attacchi “rifiuto-di-servizio”


Tabella tratta dalle relazioni di crimini compiuti tra mondo reale e virtuale secondo il Ministero di Giustizia Americana – Computer Crime and Intellectual Property Section – riprese dal sito americano per l’Etica dei cittadini di internet.

Chi usa spesso internet sa inoltre che esistono una serie di segni il cui significato può esprimere stati d’animo e pertanto queste faccine (smileys) vengono definite anche come icone delle emozioni su internet comunemente note come “emoticons”. Si devono guardare con la testa ruotata verso sinistra per vedere chiaramente le faccine. Si riportano alcune tra le emoticons più largamente usate nel web.
 

Emotions Significato
🙂 Ah!Ah!. Viene usata solitamente per enfatizzare una battuta divertente ma anche per inviare un sorriso.
🙁 Boo hoo! Chi la usa è triste o non è d’accordo con una certa affermazione
:-I Mmmh… Indica il dubbio di chi scrive o indifferenza
:-O Oops! Rimarca una frase che non si sarebbe dovuta scrivere
😉 Scherzo! Viene usata dopo una battuta per essere perdonati.
:-> Tié! Tono dispettoso dopo una battuta.
:*) Hic! L’utente si definisce ubriaco.
:-9 Slurp! Da leccarsi i baffi.
|-O Che noia! L’utente sta sbadigliando.
:'-( Sigh! L’utente sta piangendo
:-~) Brrr! L’utente sente freddo.
😎 L’utente usa gli occhiali da sole
::-) L’utente usa occhiali da vista
:-& Bocca chiusa. L’utente promette di non rivelare il segreto a nessuno.
:-Q L’utente è fumatore.
C=:-) Chef. L’utente è un ottimo cuoco.
<:-I L’utente si definisce un asino.
*<:-) L’utente indossa il cappello di Babbo Natale.
O 🙂 L’utente si definisce un angelo.


Se è importante indicare una data nel messaggio di posta elettronica allora occorre scriverla per esteso (es. 10 aprile 1921) e non per numeri (es. 10.04.1921) in quanto alcuni Stati potrebbero conformemente ai propri usi interpretare il mese al posto del giorno (es. ottobre anziché aprile) viceversa. Sull’uso della posta elettronica inoltre oltre a seguire le indicazioni sul comportamento da galateo occorre che le società applichino anche le norme previste per la tutela della privacy e della pubblicità ingannevole. A tal proposito si ricorda che nel primo caso occorre informare il destinatario della posta elettronica sul trattamento dei dati personali ed ottenere il relativo consenso prima di utilizzare l’indirizzo mail dello stesso. Nel secondo caso l’Autorità garante della concorrenza del mercato ha ritenuto equivalente ad una prestazione passiva l’invio per posta elettronica di messaggi contenenti comunicazioni pubblicitarie e pertanto anche qui senza previo consenso del consumatore detto invio può essere parificato a pubblicità ingannevole nel senso che può causare una “intrusione” ingiusta in quanto non richiesta dal destinatario stesso .
Alcune volte pertanto le regole del galateo non solo rendono corrette nel senso etico le persone che le applicano ma salvaguardano anche dai comportamenti giuridicamente scorretti, pertanto oggi più che mai diventa importante seguire le regole del bon ton.

(Per leggere la versione intera di questo mio articolo vai sulla rubrica Tuttosoldi – La Stampa