Al fine di rendere le valutazioni degli esperti maggiormente affidabili ed accrescere pertanto la fiducia posta da parte degli stakeholders (portatori d’interesse) l’Organismo Italiano di valutazione (OIV) composto da Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Università Bocconi, Borsa Italiana, Associazione Italiana Revisori Contabili, AIAF e ANDAF, ha proposto l’emanazione di Principi Italiani di Valutazione (PIV) con passi graduali da compiere che porteranno alla loro definitiva emanazione entro i 2014.
I lavori sono stati suddivisi in quattro parti dei quali la prima in versione bozza “exposure draft” è in consultazione pubblica fino al 19 giugno 2013 e pertanto sarà possibile inviare appositi commenti.
In tale bozza sono inseriti gli aspetti concettuali, le definizioni ed i principi generali relativi ai PIV.
La valutazione è interpretata come un vero e proprio processo. L’esperto perviene al proprio giudizio, con cognizione di causa e motivazione chiara in merito a quanto deve apprezzare.
La sua opinione deve dunque essere coerente, affidabile, verificabile e razionale. I passi che compie nell’espletamento del proprio mandato distinguono in base alla natura della prestazione effettuata in tre tipologie di lavoro: valutazione, parere, revisione (da parte di terzi) o di parere.
I valori cui fare riferimento secondo il quadro concettuale dei PIV sono sei: valore intrinseco, di mercato, d’investimento, negoziale equitativo, convenzionale e di smobilizzo.
Maggiori informazioni possono essere reperite nel sito della fondazione OIV (www.fondazioneoiv.it) .