Uniformandoci alla direttiva 2010/41/ce, a partire dal 10 dicembre 2012 anche le donne autonome e le imprenditrici non dovranno essere discriminate, non solo nel lavoro, ma anche durante l’avvio o l’ampliamento della propria attività.
Per completezza riporto il testo dell’art. 27 c. 1 del D.Lgs. 11 aprile 2006 n. 198 (modificato dal decreto salva-infrazioni).
“E’ vietata qualsiasi discriminazione per quanto riguarda l’accesso al lavoro, in forma subordinata, autonoma o in qualsiasi altra forma, compresi i criteri di selezione e le condizioni di assunzione, nonché’ la promozione, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività, a tutti i livelli della gerarchia professionale anche per quanto riguarda la creazione, la fornitura di attrezzature o l’ampliamento di un’impresa o l’avvio o l’ampliamento di ogni altra forma di attività autonoma”.